CAFFÈ SPIRITUALE
Venerdì, 13 Luglio 2018
VENERDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,16-23).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. »
MEDITAZIONE
San Giovanni XXIII [(1881-1963), papa],
Giornale dell’anima
“Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”
Occorre trattare ognuno con rispetto, con prudenza e con una semplicità evangelica… Questo è conforme all’esempio di Gesù : dar prova della semplicità più attraente, senza pure abbandonare la prudenza dei sapienti e dei santi che Dio aiuta. La semplicità può suscitare, non dico dello sdegno, ma una minore considerazione da parte dei furbi. Non importa se i furbi, di cui non si deve tenere alcun conto, infliggono qualche umiliazione con i loro giudizi e le loro battute di spirito; tutto torna a loro danno e confusione. Chi è “semplice, retto e temendo Dio” è sempre il più degno e il più forte. A condizione naturalmente, che sia sempre sostenuto da una prudenza saggia e piena di grazia.
È semplice chi non si vergogna di confessare il Vangelo anche davanti a uomini che vedono in esso soltanto una debolezza e una puerilità, e di confessarlo in ogni sua parte, in ogni occasione e in presenza di chiunque. Non si lascia ingannare o trascinare dal prossimo nel suo giudizio, e non perde la serenità dell’anima qualunque sia l’atteggiamento che gli altri assumono nei suoi confronti.
È prudente chi sa tacere una parte della verità che sarebbe inopportuno manifestare, e che può tacere senza che il suo silenzio alteri o falsifichi la parte della verità che ha detta; egli sa raggiungere i buoni fini che si propone, scegliendo i mezzi più efficaci…; in ogni circonstanza distingue l’essenziale e non si lascia ingombrare dall’accessorio…; all’inizio di tutto ciò, egli spera la riuscita da Dio solo. …
Non c’è nulla nella semplicità che contraddica la prudenza, e vice versa. La semplicità è amore; la prudenza è pensiero. L’amore prega, l’intelligenza veglia: “Vegliate e pregate” (Mt 26,41). In una conciliazione perfetta. L’amore è come la colomba che geme; l’intelligenza, rivolta all’azione, è come il serpente che non cade mai a terra, né si urta, perché avanza tastando con il capo ogni asperità del terreno.
PADRE NOSTRO
ORAZIONE
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall’oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna. Per Cristo, nostro Signore. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.»
(Gv 16,13a; 14,26d)
In Cristo Gesù, nostra speranza, via, verità e vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.