CAFFÈ SPIRITUALE
Lunedì, 09 Luglio 2018
LUNEDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,18-26).
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli…
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andata via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
MEDITAZIONE
Sant’Atanasio [(295-373), vescovo d’Alessandria, dottore della Chiesa],
Discorsi sull’incarnazione del Verbo, 8-9; PG 25, 110-111
« Le prese la mano e la fanciulla si alzò »
Il Verbo di Dio, immateriale e privo di sostanza corruttibile, si stabilì tra noi, anche se prima non ne era lontano. Nessuna regione dell’universo infatti fu mai priva di lui, perché esistendo insieme col Padre suo, riempiva ogni realtà della sua presenza. Venne dunque per amore verso di noi e si mostrò a noi in modo sensibile… Preso da compassione per il genere umano e la nostra infermità e mosso dalla nostra miseria, non volle che rimanessimo vittime della morte. Non volle che quanto era stato creato andasse perduto e che l’opera creatrice del Padre nei confronti dell’umanità fosse vanificata. Per questo prese egli stesso un corpo, e un corpo uguale al nostro, perché non volle semplicemente abitare un corpo o soltanto sembrare un uomo. Se infatti avesse voluto soltanto apparire uomo, avrebbe potuto scegliere un corpo migliore. Invece scelse proprio il nostro…
Il Verbo prese un corpo mortale, perché questo, reso partecipe del Verbo che è al di sopra di tutto…, potesse divenire immortale grazie all’inabitazione del Verbo e, mediante la risurrezione, liberare tutti dalla distruzione definitiva. Offrì alla morte in sacrificio e vittima purissima il corpo che aveva preso e, offrendo il suo corpo per gli altri, liberò dalla morte i suoi simili.
E’ giusto che Il Verbo di Dio a tutti superiore offrisse per tutti il tempio del suo corpo pagando il nostro debito con la sua morte. In tal modo l’immortale Figlio di Dio, con tutti solidale per il comune corpo di morte, ha reso immortali tutti secondo la promessa della sua risurrezione. La morte ormai non ha più nessuna efficacia sugli uomini per merito del Verbo, che ha posto in essi la sua dimora mediante un corpo identico al loro.
PADRE NOSTRO
ORAZIONE
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall’oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna. Per Cristo, nostro Signore. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.»
(Cfr. 2Tm 1,10)
In Cristo Gesù, nostra speranza, via, verità e vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.